Sommese e Falcone, sindaci a confronto.
Il 14 luglio 2013, un incendio di vaste proporzioni distrusse 6 aziende in via Polveriera nel comune di Saviano. Le polveri sottili ricaddero sui terreni circostanti, provocando inquinamento ambientale. Il sindaco di Saviano, Sommese, si affrettò a dire che si trattava di citronella e che non c'era alcun pericolo per la salute pubblica. Anche i primi rilievi dell'Arpac (ricordo che è l'Ente più corrotto d'Italia) non svelarono cosa fosse realmente ricaduto sul terreno. Nel corso di quest'anno, grazie alla mobilitazione di alcuni comitati ambientali, la Procura di Nola ha aperto un fascicolo per INQUINAMENTO AMBIENTALE, instaurando un vero e proprio procedimento penale. Il sindaco Sommese, quindi, è stato clamorosamente sconfessato e smentito.
In questi giorni, invece, le polveri sottili, che non si sa da dove provengono, hanno invaso il comune di San Vitaliano. Il sindaco Falcone ha ritenuto che l'inquinamento sia stato provocato dai forni per le pizze e per il pane. La sua delibera che viene derisa un pò da tutti, recita che i forni devono fornirsi di tutti gli strumenti necessari per eliminare il problema. Chi non si adeguerà, dovrà chiudere l'attività. Allora il sindaco dovrebbe vietare anche di accendere i camini, le stufe a legna o a gas, i termosifoni.
Grazie a questi due sindaci, stiamo scoprendo che la TERRA DEI FUOCHI è una nostra invenzione. Pizza e pane, inquinano di più.
Noi cittadini, dovremmo vergognarci di aver eletto queste persone a rappresentarci. Le baggianate che dicono, hanno varcato anche i confini regionali tanto da interessare i telegiornali regionali.
Voglio chiudere con una frase di un giornalista del TG5: San Vitaliano, forni catalitici per pizze ecologiche.
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