La Pasqua a Saviano ha un fascino tutto particolare. Si comincia con la domenica delle palme che racchiude in se un profondo culto cristiano. Il giovedì santo, poi, è dedicato ai sepolcri. I sepolcri savianesi sono stati sempre un vanto per l'intera comunità. Oggi, come ieri, sono confezionati con segatura colorata da maestri madonnari che partecipano anche a manifestazioni internazionali. Le piante di grano che adornano gli altari, i drappi colorati fanno il resto. Negli ultimi anni, i sepolcri savianesi si sono arricchiti dell'INFIORATA realizzata dai giovani dell'associazione SAVIANO IN FIORE. La loro bravura è talmente elevata che, in occasione dell'infiorata a Piazza San Pietro a Roma, hanno ricevuto il plauso del Santo Padre. Nei tempi che furono, il giovedì santo era l'occasione per le persone di mettersi in mostra per le strade del paese, indossando abiti nuovi. Era il cosiddetto "STRUSCIO". Le ragazze in età da marito sfoggiavano tutta la loro bellezza ed i giovanotti, ammaliati da tanta bellezza, tentavano l'abbordaggio che veniva chiamato "IL PIOMBO (o chiumm)".
Ma la manifestazione che assume un carattere particolare, è la processione del venerdì santo. I cullatori, sia della Madonna che del magnifico Cristo, devono indossare abito e cravatta rigorosamente scuri, in segno di lutto. I Carabinieri in alta uniforme affiancano la statua del Cristo. Il nostro Cristo, unico ed inimitabile, ci viene invidiato da chi abita nei paesi limitrofi. Durante la processione, due bande di musica si alternano suonando musica funebre. La processione, però, è anche un punto di ritrovo dei tanti amici che, emigrati per lavoro, ritornano per festeggiare la Pasqua in famiglia. La domenica di Pasqua, poi, ci si ritrova tutti in piazza per scambiarsi gli auguri.
La Pasqua, a differenza di altre festività, invade il nostro paese di un'atmosfera tutta particolare. Possiamo dire che si tratta, senza tema di smentita, della festa più sentita dall'intera comunità.
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