IL RE E' NUDO.
L'ultimo consiglio comunale ha mostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, tutta la debolezza del sindaco e della sua amministrazione. Il consigliere Ciccio Ferrara ha incalzato l'assessore Cappella sulla pulizia del paese, ricevendo in cambio frasi sconnesse e senza senso. Il sindaco ha magnificato l'operato di Cappella, dimenticando alcuni passaggi dell'intera vicenda. Non ha chiarito perché gli operatori ecologici spazzano solo nella strada del Cappella, ad esempio. Ha ribadito che la Buttol, effettivamente, non sta lavorando bene e che avrebbe rivisto il capitolato d'appalto (ho seri dubbi sulla cosa), dicendo che si sarebbe occupato della vicenda il buon samaritano, Ten. Testaverde. Effettivamente, il tenente è come il prezzemolo nella minestra. Ormai passa tutto per le sue mani, un pò come Cantone per il governo. In tutto questo ci si chiede cosa abbia fatto Cappella in tutti questi anni. Chiariamo il tutto: la Buttol ha fatto mangiare e fa mangiare qualcuno al comune. Non ci dimentichiamo dei posti di lavoro dati a qualche amministratore e che, a distanza di anni, passando per la Campania Felix, sono ancora saldamente nelle mani di alcuni "amici degli amici".
Si è passati poi alla storia delle deleghe non rinnovate in una situazione tragicomica, senza risposte e senza costrutto.
Per le deleghe, si è formata una cordata guidata dal consigliere metropolitano Iovino a cui fanno riferimento Manzo, Cappella ed Aliperti. Tutti li conosciamo. Iovino rinfaccia e ricatta al sindaco per la storia della madre, Rosa Franzese, che doveva prendere il posto di Sommese alla Regione. Il sindaco non ha mai mollato l'osso, lasciandola fuori dai giochi. ll ricatto attuato si riferisce alla venuta di Iandolo al comune con la promozione della sorella del primo cittadino (tutti ricordano il "famoso concorso") alla ragioneria. Di Manzo tutti conosciamo la storia dei pacchi, anche i carabinieri. Di Teodoro tutti sappiamo le storie, e la storia personale, dei cimiteri e della pubblica illuminazione. Su Cappella...stenderei un velo pietoso.
Il sindaco, che non vuole gettare la spugna per evitare una figuraccia, si sta piegando a tutti questi ricatti lasciando Saviano ed i savianesi, alla deriva. Lui conta sull'appoggio della cordata Iovino che rimane saldamente ancorata al potere, su Tufano e Pasquale Sommese che hanno fatto man bassa dei lavori di somma urgenza affidandoli a ditte di parenti ed amici. Ha, inoltre, dalla sua parte il vicesindaco Ambrosino che gestisce a proprio piacimento. In tutto questo, ha ancora un altro asso nella manica: l'opposizione. Si vocifera che Alfonso Ferrara sia il nuovo assessore ombra della pubblica istruzione. Addeo non farebbe mai cadere l'amministrazione sapendo di dover "emigrare" per altri LIDI. Nardi aspetta solo di insediarsi nei banchi della maggioranza. La Strocchia non ha voce in capitolo (ci sta o non ci sta, è uguale). Felice Ambrosino sarebbe l'unico propenso alla caduta dell'amministrazione, ben sapendo della sua forza elettorale.
Aspettiamo fiduciosi...magari nel lavoro delle forze dell'ordine, visto che solo cosi potremo liberarci di questa ciurma messa su solo per interessi personali.
Anche questo è Saviano.
Anche questo è Saviano.
0 commenti:
Posta un commento