CARNEVALE, FARE IN FRETTA.
Ed anche quest'anno è passato con i soliti problemi. Le regole vanno cambiate. Ormai sono vecchie ed obsolete. Non possono valere le stesse regole che valevano negli anni 80. Il carnevale si è ingigantito a dismisura, ma troppe persone sembrano non accorgersene. Come negli anni scorsi, pochi hanno rispettato, se non tutti, le regole che erano imposte e che nessuno ha fatto si che venissero rispettate. I bar hanno continuato a somministrare superalcolici mettendo anche delle postazioni fisse per confezionare i drink. I venditori ambulanti hanno continuato a tenere bombole di gas tra i carri ed i visitatori contravvenendo alle più elementari regole di sicurezza. L'industria del falso ha proliferato di nuovo ed il comune ha pure incassato l'obolo per l'occupazione di suolo pubblico. Le macchine ed i motorini hanno continuato a sfrecciare tra i carri, alcuni anche a velocità sostenuta.
Ho saputo che si stanno riscrivendo le regole per un carnevale migliore. Mi auguro che non siano a beneficio di pochi "eletti" e che vadano nella direzione giusta. Sarebbe opportuno, dopo averle riscritte, che ci fosse un confronto tra i comitati, la politica e la fondazione (che ritengo debbano stare fuori dal carnevale visti i trascorsi), e la società civile per un leale confronto. E' deprimente vedere qualche carro ridotto al divertimento di 5/6 persone. Ieri tutti abbiamo visto dei comitati deprimenti...e non venitemi a dire che non è vero. Ritengo che i carri debbano essere costruiti a Saviano anche perché quelli presi fuori, non è che abbiano fatto bella figura. Si devono responsabilizzare i giovani facendogli capire che carnevale si sviluppa nell'arco di un anno e non può limitarsi ad un solo mese in cui ci si diverte. Abbiamo bisogno di un direttore artistico superpartes, uno che non si faccia influenzare e che vada dritto per la sua strada. Abbiamo bisogno di una cooperativa per i parcheggi in modo da dare la possibilità ai savianesi di guadagnare qualche soldo.
Mi auguro che la mia non rimanga un'utopia. Io ci sono e come me, spero in tanti altri.
Speriamo...
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