giovedì 25 febbraio 2016

STORIA POLITICA SAVIANESE. Una triste pagina, l'omicidio di Antonio Notaro.

Una triste pagina politica, ha macchiato la storia politica savianese.
Correva l'anno 1972 ed alle ultime elezioni la Democrazia Cristiana aveva ottenuto 15 seggi, 9 li aveva ottenuti il partito socialista, 3 la Socialdemocrazia e 3 il  Partito Comunista. Il Dott. Raffaele Allocca, già vincitore con la DC nelle precedenti due competizioni, doveva confrontarsi con un pareggio: 15 a 15. Non riuscì nell'intento di far accordare DC, PSI e PSU. A questo punto, Antonio Notaro del PSU, passò con la DC al fine di far approvare il bilancio. I consiglieri passarono, quindi, a 16 per la DC ed a 14 per l'opposizione.
Era la sera del 16 novembre, quando si tenne il consiglio comunale per l'approvazione del bilancio. Quel consiglio non si tenne mai più in quanto due colpi di lupara spezzarono il silenzio della serata. Una raffica di pallettoni aveva colpito Antonio Notaro alle spalle, mentre saliva le scale del municipio che in quegli anni era al piano inferiore della scuola elementare Maria di Piemonte. Sul corpo di Notaro si contarono una ventina di pallettoni, mentre altri finirono sulla facciata del municipio. Antonio Notaro, morì quasi subito.
Di quel delitto venne accusato Raffaele De Vito, candidato del PSI non eletto, morto anch'egli in circostanze misteriose. Non è stato mai chiarito chi avesse effettivamente ucciso Antonio Notaro. Le ombre su quel delitto, aleggiano ancora oggi sulla nostra comunità. Si vociferava allora, io avevo 12 anni, che fosse stato fatto un giuramento di sangue per non passare con la DC, da parte dei socialdemocratici. Ma anche questo fa parte della leggenda.


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