Vico Mangiacani. Uno dei luoghi più antichi di Saviano.
Negli anni passati, in vico Mangiacani vi erano i lavatoi dove veniva lavata la canapa e dove le donne facevano il loro bucato. La strada che adesso congiunge Corso Umberto al Municipio, non esisteva e se esisteva, era un vicoletto stretto. Il sottosuolo era vuoto, come lo è tuttora, tanto che veniva utilizzato un cunicolo che attraversava tutto il vicolo, per sfuggire ai raid dei tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Veniva percorso dai savianesi in fuga, per mettersi in salvo.
Le voragini che da qualche anno si stanno aprendo, non sono che la logica conseguenza dell'inaffidabilità del luogo. L'anno scorso, per esempio, sempre nello stesso punto di dove si è aperta la voragine quest'anno, vennero scaricati, a spese dei cittadini, ben tre autotreni di materiale di risulta che oggi, non si capisce dove sia finito. Con molta probabilità l'acqua piovana che si infiltra sotto la sede stradale, porta via quel materiale agevolata dal fatto che non si sa dove finisca il cunicolo narrato. Al comune dicono che vico Mangiacani è definito, per la toponomastica, II^ traversa Corso Umberto I°. Ho chiesto, allora, perché la strada fosse chiusa da un muro dal lato del comune, visto che si tratta di una strada comunale. Si sono guardati in faccia e nessuno ha dato alcuna spiegazione. Che mi ricordi io, vico Mangiacani è stato sempre chiuso dal lato del comune fin da quando ero piccolo. Io lo attraversavo sempre, non essendoci ancora via Stefano Corsi, per andare sulla stazione a prendere il treno per Pomigliano D'Arco, dove ho frequentato l'istituto magistrale.
I cittadini dormono sonni tranquilli. Non so fino a quando questa situazione rimarrà cosi. So, però, che la vicenda è molto pericolosa e nessuno si lamenta.
Mi auguro di non dover parlare di una tragedia annunciata, visto che le autorità SE NE FREGANO.
Anche questo è Saviano.
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