Nel 1959 l'Associazione Sportiva Comunale Saviano ottiene l'affiliazione alla F.I.G.C. e da allora per 45 anni si sono disputati altrettanti campionati; si partì dal campionato di lega giovanile giocato nell'anno della sua fondazione.
Una continuita' agonistica che poche altre societa' di calcio dilettantistico e non possono vantare. Sono da sottolineare alcune tappe storiche; nel 1960 vince il primo campionato di lega giovanile, iscrivendosi l'anno dopo al campionato di seconda categoria; nel 1967 viene promossa in prima categoria, ed il 29 Giugno del 1969 vince la prima edizione di Coppa Campania. Nel 1983/84 si tocca il massimo storico con la partecipazione al campionato interregionale, oggi nazionali dilettanti, mentre all'epoca veniva chiamata"Quarta serie". La squadra di "quarta serie" e quella dell'anno precedente, che aveva vinto il campionato di Eccellenza, era formata da menti, cuori e polmoni Savianesi. Infatti militavano in quella squadra calciatori di Saviano tra cui Alfonso Ferrara, portiere che poi successivamente ha avuto nella societa' la carica di direttore sportivo; "Ciccio" Ambrosino, centrocampista che ha avuto la direzione tecnica dei neroverdi per due campionati consecutivi (2002-2004); Vincenzo Ambrosino (fratello di Ciccio); Franco Cerciello (savianese di adozione); Saverio De Sena il quale, insieme al fratello Luigi, ha poi successivamente ricoperto ruoli importanti in societa', e tanti altri del settore giovanile che ruotavano intorno alla squadra maggiore. Oggi a Saviano quella squadra viene ricordata come la squadra di Giovanni Simonelli. Sì, proprio così, Mister Giovanni Simonelli è nato a Saviano e sotto la sua guida tecnica quella squadra ha toccato, anche se' solo per un anno, il punto più alto nella storia del calcio savianese. Il Mister, oppure "ò filosofo" (perchè del calcio nè ha fatto una filosofia anche di vita), ha esordito giovanissimo come portiere nel Saviano Calcio. E' stato l'estremo difensore della Casertana in serie B, e già da calciatore in un periodo di calcio all'italiana (catenaccio-docet), esprimeva e lasciava trasparire il suo amore per un calcio spettacolo. Da allenatore ha scritto prima una pagina di storia per il suo paese, per poi andare ad allenare altrove: Casertana, Nocerina, Paganese, Taranto, Salernitana, Nola, Giulianova, Sangiuseppese, Bisceglie, Pisa, etc, fino ad arrivare ad oggi dove con una squadra senza calciatori illustri, sta facendo con il suo Pescara un'ottima figura in Serie B. Le casacche rigorosamente neroverdi, possibilmente a strisce, la bolgia dei "lupi" è il comunale Peppino Pierro, così intitolato per ricordare un ragazzo cresciuto nelle giovanili del Saviano e scomparso tragicamente nell'estate del 1977 anno in cui doveva iniziare la preparazione al campionato di serie A con il Torino Calcio. Proprio all'interno del Peppino Pierro, da qualche anno (13/04/2003), prima di entrare negli spogliatoi risalta agli occhi di tutti coloro che vi entrano un busto di bronzo con sotto una targa che recita: " Alla memoria del Commendatore Morelli Leonardo": Dall'arte e dalla scienza dei suoni pervenisti come edile alla sinfonia delle costruzioni donando vieppiù stadi sublimi alla natia cittadina veicolati dallo sport che assurse con te Presidente ai fasti dell'Interregionale. Sugli spalti dell'eternità della grata rimembranza, Saviano prega per te con un'ovazione imperitura. Lo stesso Commendatore Morelli che nella segreteria del Peppino Pierro è immortalato in una foto mentre stringe la mano al Presidente della F.I.G.C. Nizzola, ricevendo un premio per benemerenza sportiva.Uomo sempre presente in società fin dalla fondazione della stessa, affiancando i promotori dell'iniziativa di allora, il Prof. Mimì Falco, il Prof. Franco Scolavino e Giuseppe Martino. Ha ricoperto da sempre cariche di spicco in societa', come Presidente e Presidente Onorario. Sacrificava tutto il suo tempo libero per il Saviano, ha fatto grossi sforzi economici e definiva il Saviano il suo figlio maschio, quello che insieme alla moglie Anna, le figlie, i nipoti e i generi completava un quadro familiare perfetto. Oggi, "Morelli Saviano" di Leonardo nato a Saviano nel 1959, deve molto anzi deve la vita al suo papà, al Commendatore, colui che verrà ricordato per sempre da tutti noi Savianesi seduto lì su di un pallone, a bordo campo, a tifare e guardare suo figlio giocare.
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