Fonte: retenews24
L’assalto dei sindaci decaduti al Consiglio regionale è partito. Il trucco, per superare la legge elettorale che impedisce ai sindaci di essere candidati alle elezioni regionali qualora non si fossero dimessi 30 giorni prima del voto, sta spopolando tra le fasce tricolori della Campania. Dopo il primo cittadino di Agropoli Franco Alfieri, anche il collega di San Sebastiano al Vesuvio Pino Capasso è incappato in un contezioso con il Comune. Velocissimo, l’avvio immediato dell’iter per contestare l’incompatibilità al primo cittadino che una volta decaduto potrà tranquillamente candidarsi alle regionali. In caso di mancata elezione? Capasso rinuncerà al contezioso, eliminando la causa di incompatibilità e potrà ritornare alla guida dell’ente locale. La fila dei sindaci probabilmente pronti a utilizzare l’espediente “truffa” è lunghissima: Ciro Borriello, sindaco di Torre del Greco sta valutando l’idea di una candidatura alle Regionali. Sull’identica scia, anche il primo cittadino di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, e quello di Brusciano Giosy Romano. Presto potrebbe essere dichiarato decaduto anche il sindaco di Palma Campania Vincenzo Carbone. Insomma, l’assalto dei sindaci decaduti al Consiglio regionale è partito senza freni. Dai sindaci ai consiglieri decaduti: Pietro Diodato, ex consigliere regionale del Pdl, sospeso dopo una condanna, è pronto a ricandidarsi nella lista di Ncd. Discorso identico per altri due decaduti eccellenti, Alberico Gambino e Roberto Conte, poi reintegrati in assemblea regionale. Il consiglio regionale della Campania si prepara a trasformarsi dall’assemblea degli indagati a quella dei decaduti.
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