giovedì 19 marzo 2015

LUPI ED IL SILENZIO DI RENZI

1. UN MINISTRO AVVITATO ALLA POLTRONA E L’INCONSUETO SILENZIO DEL PREMIER SPACCONE - 2. UN IMPORTANTE MINISTRO DEL SUO GOVERNO È DA DUE GIORNI SULLA GRATICOLA PER I FAVORI CHE RICEVEVA DALLA BANDA DELLE INFRASTRUTTURE E RENZI TACE OSTINATO, NELLA SPERANZA CHE LO SCANDALO SI RISOLVA DA SOLO. NESSUNA PAROLA, NEPPURE UN TWITTINO.

Maurizio Lupi dovrebbe dimettersi, nelle intenzioni di Renzi, e sgombrare così il campo da un caso imbarazzante, che sembra fatto apposta per dar ragione ai magistrati che lo accusano di preferire loro i corrotti.
 Ma il ministro ciellino è un osso duro, sa che senza il suo partito il governo non sta in piedi e intende resistere. Addirittura pare che Renzi sia intenzionato ad affrontare il voto sulla mozione di sfiducia individuale lasciando libertà di scelta al suo partito. 
Magari oggi Renzi smentirà tutti e finalmente aprirà bocca, ma intanto colpisce l’inconsueto silenzio del premier spaccone, il leader che chiedeva con forza le dimissioni del ministro Cancellieri quando a Palazzo Chigi c’era Enrico Letta. Forse è proprio questo quello che conta: la morale di Renzi varia a seconda di chi è al governo. Se ci sta lui, meglio il silenzio e provare a tirar dritto. Renzi sta sereno come un pesce in barile. 
5. UN MINISTRO AVVITATO ALLA POLTRONA
Maurizio Lupi resiste e dice che il governo lo appoggia. Lo appoggia, ma in silenzio. Secondo il Corriere, qualcosa rischia: “Renzi insiste sull’addio: se si arriva alla mozione non è detto che ti difenda. Il premier chiede il passo indietro. E pensa all’interim. L’idea di fare un repulisti nel dicastero. A Ncd andrebbero gli Affari regionali” (p. 19). Per Repubblica “Renzi valuta la sfiducia. ‘Se non si dimette lascerò libertà di voto’” (p. 20). Idem sul Giornale: “Ultimatum di Renzi: ‘Se resti al tuo posto non garantirò per te”.




UGO SPOSETTI E GIANNI LETTA “Lupi family, non basta il figlio. Pure la moglie viaggia a sbafo. Il ministro prova a resistere fino a domani: ‘Non mi dimetto, il governo è con me’. Nelle intercettazioni la prova che raccomandò l’erede e accettava favori e voli gratis per sé e consorte”. 

SPOSETTI
Il Corriere racconta l’edificante storia di monsignor Francesco Gioia, che per sdebitarsi di un posto di lavoro per il nipote si mette a disposizione e chiede voti per il ministro Nell’occhio del ciclone anche l’ex tesoriere dei Ds Ugo Sposetti, beccato a fare raccomandazioni. Lui si difende così: “E’ vero, segnalai due persone. Chi è in difficoltà va aiutato. Se fossi cattolico la chiamerei opera buona” (Stampa, p. 14). Intanto Incalza, nel suo primo interrogatorio con i pm, ha difeso Lupi dicendo che con lui ha avuto solo rapporti istituzionali (Messaggero, p. 13). 


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